1. Il TEMPO È LA PRIMA DIMENSIONE DELLO SPAZIO. (Il tempo non è la quarta dimensione dello spazio). Il tempo è l unico modo per descrivere lo spazio.

2. Lo SPAZIO È UN INTERVALLO PERCORRIBILE (La sua minima dimensione è quella di una linea)

3. Definizione più ampia di punto: PUNTO È CIÒ CHE NON HA SPAZIO, NÈ TEMPO.


1: situazione limite: quella di uno spazio a una sola dimensione (vivere lungo un binario: in una dimensione esclusivamente lineare). L unico modo di conoscere questo spazio lineare è percorrendolo. Possiamo infatti calcolare il tempo da un punto all altro ed è proprio questo INTERVALLO ciò che permette di descrivere questa condizione spaziale. Il tempo diventa così prima dimensione conoscitiva e descrittiva dello spazio e la linea la minima entità spaziale. (Usa romanzo Flatland di Abbott). Flatland è uno spazio a 2 dimensioni (piano cartesiano) in cui vive il quadrato protagonista. In questo mondo vivono altre figure geometriche che si muovono come vermi piatti e che non conoscono altre mondo che il piano a due dimensioni.

2: questa utilizzo del tempo nella formulazione dello spazio amplia il primo postulato di Euclide: il punto è ciò che non ha parti.

Lo spazio è il tempo si generano insieme. Il tempo ebbe inizio con il big bang (Hawking) e sono governati da una relazione nota cioè la velocità della luce. Pure sant Agostino sostiene che il tempo non esisteva senza l inizio dell’ universo.

3: Come faccio a percepire una figura a tre dimensioni se vivo in un mondo a due? Immaginiamo di incastrare una sfera in un piano. Il movimento della sceta è l elemento che può far comprendere l esistenza di mondi a più dimensioni rispetto a quelli effettivamente sperimentati (facendo lo muovere cambia la sezione sul piano) quindi il tempo è il fattore determinante.


4. OGNI SISTEMA DI RIFERIMENTO INFERIORE È CONTENUTO DA UNO SUPERIORE

5. DA UN SISTEMA INFERIORE SI HA PROIEZIONE DI UNO DI LIVELLO SUPERIORE e soprattutto

6. OGNI SISTEMA DI RIFERIMENTO È VALIDO AL SUO INTERNO E HA UNO SPWZIO E UN TEMPO AUTONOMO.


Quindi in ogni sistema di riferimento i tempi sono diversi. Punto centrale che scuote l idea di oggettività del tempo (e di conseguenza dello spazio).

Esempio del verme su un mondo a due dimensioni, su una linea che va da a a b su un foglio conosciuto come arco temporale. Se si curva il foglio fino a fa toccare a con b la distanza più breve sarebbe la curva a e b di partenza. Mentre in realtà saltando fuori questo sistema a tre dimensioni sapremmo che basterebbe creare un altro retta nello spazio per congiungere a e b nella maniera più veloce. Vedendo quindi il tutto da un altra dimensione non solo si risolve il problema del collegamento tra A e B ma quello che è evidente sono proprio i tempi ad essere diversi. La seconda retta è più corta della prima.

Ecco dimostrato che non ci sono un tempo e uno spazio assoluti ma che ciascun sistema ha spazio e tempo autonomo e dipendente dal sistema di riferimento usato.

Nell esperienza comune le reti di dati di intreccio fra spazio e tempo sono comunemente usate per operare scelte.


Figura del SALTO fondamentale per PERCEPIRE UNA NUOVA DIMENSIONE e per VEDERE E COMPRENDERE LA PROPRIA.


La QUARTA DIMENSIONE non è il tempo, ma è una quarta dimensione geometrica che estende la geometria xyz nella progeressione.

Ad esempio traslando un cubo a tre dimensione si ottiene un iper uno con 16 vertici. Lo spazio così definito avrà queste caratteristiche:

1. Il tempo è la prima dimensione dello spazio

2. Lo spazio è un intervallo percorribile

3. Punto è ciò che non ha spazio né tempo

4. Ogni sistema di riferimento inferiore è contenuto da uno superiore

5. Da un sistema inferiore si ha proiezione di uno di livello superiore

6. Ogni sistema di riferimento è valido al suo interno e ha uno spazio e un tempo autonomi

7. IN OGNI SISTEMA DI LIVELLO SUPERIORE COESISTONO INFATTI SISTEMAI DI RIFERIMENTO DI LIVELLO INFERIORE.


Come è fatto questo spazio a 4 dimensioni? Dentro uno spazio a quattro dimensioni coesistono più sistemi di riferimento a tre. Così come in uno spazio a due dimensioni esistono infinite linee.

Qual è la navigabilità del mondo a 4 dimensioni?

In quella lineare è quella del binario

In quella a due dimensioni è piatta

In quella a tre è anche verticale

In quella a quattro dimensioni è quella del SALTO. Nel mondo a quattro dimensione posso cambiare continuamente volume, posso cambiare sistema di riferimento tridimensionale.

Permette di saltare da un mondo a 4 dimensione a un mondo a 3. Ed è un salto SPAZIO-TEMPORALE.

I passaggi da un sistema temporale all altro non sono assoluti ma ciascuno ha il proprio sistema in eterno con le sue leggi che possono essere infrante da un sistema superiore. Tutto questo è in qualche modo dipendente dal corpo che percepisce. Arrivando così a un limite “oggettivo” che è quello che ad esempio L uomo è per sua natura un sistema a tre dimensioni. L uomo ha la possibilità di costruire protesi tecnologiche che in diversi modo lavorano per estendere i suoi limiti oggettivi. Il tema è quello di sollevare la crisi, si porsi domande sulla natura percettiva, cognitiva. Queste protesi possono servire ad estendere le dimensioni della nuova spazialità architettonica.

1. Nesso fondamentale tra le interconnessioni dinamiche tipiche del mondo dell informatica, la nozione di modello e il significato di interattività (che porta la mutabilità dell architettura al variare delle situazioni esterne ma anche dei desideri degli utenti.

2. La presenza di INTERNET, che è una delle protesi più rivoluzionarie create dall uomo. Il mondo di Internet è un incredibile densificatore e moltiplicatore di spazi e tempi. Internet fondamentale per l architettura mettendo così in azione la formulazione: da un sistema inferiore si ha proiezione di uno di livello superiore.


Ne il tempo ne lo spazio sono oggettivi, ma SOGGETTIVI, li plasmiamo noi: la nostra dimensione la nostra volontà il nostro tempo ecc