PROFONDITÀ E SUPERFICIE

La realtà non è tridimensionale, ma suscettibile a infinite rappresentazioni


COME ARRIVA IL MONDO SCHERMO NELL ARCHITETTURA?

Che impatto nel mondo dell’architettura ha avuto il mondo del raster? Vi è un rapporto tra l’immagine rappresentata sullo schermo e l’architettura. Cerchiamo di capire come il mondo dell’informatica segna nell’architettura un aumento della complessità compositiva.  Vogliamo arrivare a capire come il tema raster ha impattato sul mondo architettonico.


"............ Il primo, certamente il più epidermico, riguarda la maniera con cui le "nuove presenze" dell'immagine elettronica che ci circonda in mille occasioni nel mondo d'oggi si riversano in alcuni motivi del progetto architettonico. Mi riferisco ai temi del mapping e della superficie, alla compresenza dinamica tra diversi layer figurativi e funzionali del progetto, ai temi della frammentazione delle masse, ad una stessa multivalente e obliqua luce che illumina concettualmente queste nuove architetture........... "


Ritorna SUPERFICIE:

⁃ PRIMA: Pensata come intonaco, architettura = macchina, non c è concetto di superficie ma aveva connotazione decorativa (disprezzata dagli architetti funzionalista)

⁃ DOPO: Informazione diventa valore, riscoperta SUPERFICIE (mondo schermi)

Tecnica serigrafia: immagini di origine digitale

Ritorno decorazione

Ritorno pixel nell architettura


Un materiale molto utilizzato in questa nuova fase è l’Efte, che rappresenta il ritorno a una superficie che può essere ricca di nuovi significati. L’Efte può raccogliere e presentare delle proiezioni. Questo materiale è utilizzato anche da architetti famosi come Herzog e De Meuron.

Parlando in maniera più teorica, tra la fine degli anni 90 e gli inizi degli anni 2000 si comincia a parlare, in architettura, del ritorno alla superficie. Il movimento moderno rifiutava l’idea delle superfici. Negli anni 90, infatti, rientra in gioco in maniera molto diversa essendo concependola come schermo, rivelandosi in quanto pelle e rimandando a qualcosa di planare. Questo è visibile in particolare nella Biblioteca dell’Università di Utrecht che presenta una pelle che unifica la struttura.

Un altro esempio è la torre di Jean Nouvel a Barcellona. Questa parete presenta diaframmi apribili, è una delle prime opere interattive. Siamo in un mondo dove l’espressività è basata sul pixel e sull’espressività. Questo mondo pixellato inoltre varia perché è regolabile.

Altro esempio a Barcellona, Miralles.

HERZOG E MEURON I PRIMI CHE HANNO MESSO IN ATTO TEMA SUPERFICIALITÁ

Alcune loro opere:

-        ACFFBB: si gioca con la superficie che non rimane identica ma varia continuamente.

-        BARCELONA FORUM: Opera che ora è semiabbandonata ma che rispetta sempre l’idea dei pixel.

Loro sono i piu grandi promulgatori di questa idea di rivestimento.


Es: a Parigi edificio come diaframma di una macchina fotografica, mondo arabo.

PAROLE CHIAVE: SCHERMO, DIAFRAMMA, EFFETTO DECIRATIVO E LUCE