Abbiamo visto come la Triade Vitruviana concepisca l’architettura attraverso firmitas, utilitas e venustas. Questo pensiero, però, è storicamente datato, perché la nozione di architettura si amplia con il passare del tempo.  Possiamo vedere, infatti, che ci sono concezioni assenti all’interno della Triade come ad esempio: il luogo. Di conseguenza dobbiamo pensare che i confini dell’architettura non siano statici ma bensì dinamici poiché essa si amplia. Questi cambiamenti sono favoriti da nuove crisi che creano nuove scoperte.


PAESAGGIO

Anni 60 del novecento è nata una coscienza ambientale

Ambienti sensibili: ibridazione tra elementi naturali e elementi elettronici tecnologici.

Prima sfruttare natura, ora con l era dell'informazione valorizzarla

Risarcimento di portata storica: liberazione delle aree ex industriali

In zone spesso costruite e industrializzare ma ora dismesse e rese disponibili si può iniettare vegetazione natura e attrezzature

Concezione rapporto città natura cambia

Creare nuovi pezzi di città integrata

Il paesaggio ha un ruolo propriamente formativo che influenza la ricerca degli architetti

PAESAGGIO COME PARADIGMA DEL PROGETTO ARCHITETTONICO

Paesaggio ha un significato diverso da termine natura che era abitualmente usato nel contesto dell'architettura funzionalista

NATURA VS PAESAGGIO

La parola natura si poneva in maniera esterna rispetto l architettura

Natura esisteva di per sé come architettura

Volumi puri della città industriale si posassero. Ime solidi platonici su un terreno che gli era estraneo. La natura era da una parte terra conquistata dall'altra risorsa che che serviva.

Il concetto di paesaggio ribalta l oggettivo in soggettivo e l idea di estraneità in interiorità.

Il paesaggio è la sua immagine in particolare modo la sua rappresentazione in pittura. Il paesaggio è figura.

Possiamo togliere tutto al paesaggio tranne questo. E per pittura si intende una forma di rappresentazione bidimensionale che va dai fratelli Lorenzetti a Pollock

Perché non si può fare a meno della pittura per parlare di paesaggio?


1. Perché la pittura ci obbliga a un rapporto critico con il vedere. Non è il paesaggio che esiste realmente ma esiste solo una interpretazione estetica del mondo che chiamiamo paesaggio. Il paesaggio è interpretazione (non è natura). L interpretazione è una forma di conoscenza complessa che è prima estetica e poi anche scientifica botanica ecc


2. Perché la pittura è anche progetto. Infatti si può avere pittura senza sguardo? L atto del guardare è atto critico. È un attivo attivo che costruisce l immagine e quindi in realtà propone un vero e proprio progetto di trasformazione


3. Il paesaggio oltre che essere INTERPRETAZIONE CRITICA E PROGETTO È ANCHE AUTORAPPRESSENTAZIONE, autoritratto. 

Il paesaggio è un campo di mediazione tra soggetto e collettività.


DEFINIZIONE: PAESAGGIO È LA RAPPRESENTAZIONE ESTETICA, CONDIVISA COLLETTIVAMENTE E CULTURALMENTE MA IN COSTANTE EVOLUZIONE DI UNA PARTE DEL MONDO.

Esempi: tessiture guizzanti di Hadid, cheapscape di Gehry e i palinsesti di risanamento.

Rapporto tra informatica e paesaggio

Come realizzare le grandi massi di Gehry ecc senza tecnologia?

Ma loro 3 non avevano concezioni di paesaggio ispirati all'elettronica come quelli di nuova generazione in cui la usano come materia prima.

Paesaggio intreccio rapporto intimo con l'informatica


Paesaggio informatico : complessità parola chiave

L informatica non è uno strumento per realizzare un paesaggio complesso studiato indipendentemente dall elettronica (come cheapscape di Gehry) ma studia fenomeni del mondo e della materia e formalizzandoli individua variazione che lentamente ma inesorabilmente conducono a nuove idee di architettura in un intreccio


Paesaggi informatici

Nuova concezione di paesaggio e l informatica è la chiave. In quest'era nuovo modello di città e l informatica fornisce i modelli matematici per indagare le complessità matematiche ecc

Nuovi approcci sistemici

Ambienti capace di interagire e modificarsi


Nella definizione del termine “paesaggio” l’inglese ci aiuta, poiché nella sua identificazione viene utilizzato il termine Scape. Questo termine indica la “visione” e può essere associato, ad esempio alla parola Land: Landscape.  

 

PAESAGGIO MENTALE: nasce nel momento in cui si plasmano nuove idee. Alcuni anni fa è stata realizzata un’opera di Scofidio. Questa struttura ovoidale è caratterizzata dalla presenza di 10000 ugelli che producono una nuvola artificiale. Questa “nuvola” può sia coprire l’architettura che lasciarla visibile.


STRUMENTO: molto spesso, nel momento in cui nasce un nuovo strumento, accade che lo sguardo che rivolgiamo al mondo venga considerato in maniera diversa. Es. la macchina fotografica a inizio 800 viene usata per la pittura. A poco a poco si è compreso come essa potesse essere sfruttata per cimentarsi in qualcosa di nuovo. Lo strumento, infatti, è un elemento che modifica il nostro sguardo.


Disegno: nel tempo si è compreso come fosse possibile realizzare delle costruzioni geometriche utilizzando solo due strumenti: corda e picchetto. Con la corda mi creo un cerchio e una volta fatto questo faccio il diametro con l’utilizzo del picchetto. Nella costruzione geometrica mostrata durante la lezione, il professore ci ha domandato quale punto rappresentasse la “svolta”. La metà del raggio dà vita ad altre forme come: il rettangolo aureo. È noto, infatti, come molti architetti abbiano usato il rettangolo aureo e la sezione aurea come guida.