DA SISTEMA RASTER A VETTORIALE

Approcciamo il mondo dei vettori con un nuovo formalismo. Prima vi era l’incapacità di formalizzare un’immagine, poi questo divenne possibile grazie al mondo raster. Il salto era un salto di tipo logico. Prima avevamo un set di codici abbastanza semplici, con schermi uguali da una parte e dall’altra, con righe e colonne dove ogni punto era identificato da lettere e numeri. Attraverso questa maniera capiamo densità, risoluzione, colore. Ora facciamo lo stesso ragionamento con il mondo dei vettori.

Dopo aver vissuto con il sistema bitmap ci rendiamo conto che abbiamo perso tempo. Con il sistema bitmap, il momento finale è sempre bitmap qualunque sia l’origine. Inoltre, si basa sui pixel.

Cosa può essere utilizzato per la rappresentazione che possa essere più veloce e più facile? Viene inventato un mondo diverso che si distacca dai pixel: i vettori. In comune con i pixel si hanno le coordinate. Vengono inventati i vettori che potrebbero essere:


-        Punto

-        Linea

-        poligonale aperta o chiusa

-        forma regolare, poligonale


ENTITÀ: ad esempio LINEA (sempre stesso schermo ma invece che bucarlo la linea di appoggia)

Linea B1 B4 (non più tutti i punti ma inizio e fine)

NOMINARLE COSÌ SI CREANO ENTITÀ

A) la soluzione non è più porzione di schermo ma elementi nominabili

B) accoppiare a questi trasformazioni intelligenti: scala duplica distorci, parametricamente che ne conserva la natura originaria

sistema vettoriale: SISTEMA DESCRITTIVO (descrizione matematica : equazione)

Invece di descriverlo posso generarlo

Da descrittivo a SISTEMA GENERATIVO : tipo RHINO

Come faccio a dire che la linea è facilmente modificabile? Ogni entità è nominabile, le posso chiamare e quindi con questo posso dire che “Linea 1 può spostarsi”. In quanto nominabile sono portatori di significati, quindi è un mondo semantico.